Il Maglio
L’attività minerarie del XVIII-XVIV° secolo prese avvio nel 1792/93 ad opera del medico bellinzonese Giovanni Bruni, in società con membri delle famiglie Chicherio e Pavoni. Morto il Bruni, nel 1795, l’attività fu ripresa dagli Airoldi di Lugano, per poi passare, verso il 1820, al milanese C. Ripamonti Carpano e al parigino J. C. de Granier. L’attività proseguì per alcuni anni occupando, all’inizio dell’800, da 80 a 100 operai!
Nel 1813 la proprietà del forno (l’unico in Ticino a quell’epoca) passò a Giovanni di Rocco Airoldi, negoziante di Lugano.
Il complesso del Maglio e del forno fusorio, situato circa 3 chilometri a Ovest di Carena, si trova in sponda sinistra del Fiume Morobbia, su un terrazzo a quota 900 ms.lm, ben visibile dalla strada Carena-Alpe di Giumello.
La collocazione del Maglio e del Forno, che può sembrare parecchio fuori mano, si spiega per la presenza dell’acqua e della legna, risorse necessarie per la produzione e la lavorazione del metallo. Il minerale veniva trasportata a dorso di mulo dai siti di estrazione della Valle o da altre zone.
Quanto resta dell’impianto produttivo consiste in un grande edificio centrale che ospitava l’altoforno e il maglio, come pure alcuni spazi riservati alla produzione. La costruzione, in origine parzialmente coperta e strutturata su due o tre piani, è circondata da edifici minori che davano riparo ad alcune decine di lavoratori stabili (minatori, trasportatori, carbonai, mastri addetti al forno, alle forge e al maglio). Tra mura solide, costruite accuratamente, con pavimentazioni ad acciottolato, venivano conservate ingenti quantità di carbone di legna prodotto nei boschi circostanti, insieme con minerale preventivamente arrostito.
L’impresa cessò l’attività nel 1831 a causa di un incendio, forse doloso, che ne provocò il definitivo abbandono.
Fra il 1999 e il 2005 i ruderi del complesso preindustriale del Maglio e Forno di Carena sono stati oggetto di importanti lavori di scavo, consolidamento e restauro che hanno portato alla luce l’antico forno e altre importanti testimonianze. Sul posto si trovano alcune tavole tematiche di approfondimento.